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La famiglia e la responsabilità civile, universi un tempo così lontani, trovano nella realtà attuale sempre più punti di contatto in virtù dell'evoluzione subita dall'ordinamento in chiave di tutela della persona. L'introduzione dell'art. 709-ter c.p.c., a opera della legge sull'affidamento condiviso, rappresenta un passo fondamentale di un cammino che per anni ha diviso dottrina e giurisprudenza, creando contrasti non indifferenti. Il volume analizza il delicato profilo dell'illecito endofamiliare all'interno del rapporto genitoriale, concernente i pregiudizi cagionati dai genitori, inadempienti ai propri doveri, nei confronti dei figli. Si sofferma sui presupposti di una tale pretesa risarcitoria e sulle diverse fattispecie configurabili, per poi concentrarsi sull'atteggiarsi del rimedio risarcitorio nella delicata fase della crisi coniugale. Vengono analizzati i diversi strumenti previsti all'art. 709-ter, secondo comma, c.p.c., con particolare attenzione alla funzione delle misure introdotte ai n. 2 e 3, la cui natura propriamente risarcitoria viene posta in discussione da quanti ritengono trattarsi di vere e proprie pene private o, addirittura, punitive damages.